Come aprire uno studio Chinesiologico – Cosa fare?

Come aprire uno studio Chinesiologico – Cosa fare?

Giornalmente ricevo tante email con la stessa domanda: cosa bisogna fare per aprire uno studio chinesiologico? Qui di seguito una guida dettagliata sui passi da compiere per procedere speditamente e senza troppi intoppi.

Ogni argomento verrà trattato dal macro al micro, partendo cioè dalle linee guida generali fino ad arrivare al dettaglio dell’operazione specifica.

Oggi parliamo della prima fase, quella forse più importante, quella che getta le reali fondamenta della nostra futura attività.

Questa fase potremmo chiamarla :COSA?

  1.  Sedersi a tavolino e stilare un progetto, le idee sono grandi strumenti, io per primo mi reputo un grande pensatore, ma il 98% delle mie idee, a poche ore dalla propria concezione, vengono cestinate perché troppo ardue o troppo comuni. Mettere tutto nero su bianco vi aiuterà ad estrapolare le vostre idee migliori. Avere idee semplici è la chiave per poterle realizzare, idee troppo complesse saranno difficili da mettere in atto e soprattutto non sempre verranno percepite come tali dalla vostra utenza.
  2. Selezionare i servizi, cosa andremo ad offrire? Il mio consiglio è utilizzare sempre il famoso foglio bianco e scrivere tutti i servizi che vorremmo offrire, un chinesiologo ha tanto da scrivere, ma soprattutto tanto da scartare!!!! questi servizi saranno il mostro business, dovranno essere trattamenti i cui metodi devono messere gia stati acquisiti. Esempio: se dico ai miei clienti di fare posturale, non posso non conoscere la posturale oppure essermi appena iscritto ad un corso di formazione sulla stessa, ne andrebbe della mia professionalità e i miei clienti fuggirebbero istantaneamente, ancor prima di essere acquisiti. Tra i servizi che offriremo dobbiamo individuare quello che sarà il nostro CORE BUSINESS, cioè il servizio per il quale ci distingueremo dagli altri, quello che farà pensare ad un nostro cliente: devo fare questo trattamento, ok DEVO andare dal mio chinesiologo. Per capire quale sia il nostro core business possiamo a) scoprirlo dopo due, tre mesi dall’apertura (sconsigliatissimo) b) puntare sulle nostre conoscenze, ognuno di noi ha un argomento preferito. Esempio, sono un vero luminare della posturale, questo sarà il mio core business, inizialmente potrò fare fatica, ma a lungo andare mi ripagherà. In genere il core business è identificato in quello che mi da maggior guadagno, ma io vi consiglio di sostituire la parola guadagno con la parola soddisfazione, ricordatevi che siamo professionisti del movimento umano, non del salvadanaio umano 🙂
  3.  Selezionare una o più location che potrebbero soddisfare i bisogni della vostra clientela e i vostri di conseguenza. Una location nascosta non significa che non sarà vista, tantomeno una location su una strada fortemente trafficata sarà presa d’assalto. È indubbio che la visibilità sia fondamentale, e essere alla portata di tutti é molto proficuo, ma a volte una location su una strada super trafficata può essere controproducente , perché facilmente raggiungibile ma poco fruibile per via dei parcheggi e del caos.
  4.  tener conto del vicinato, avere accanto uno studio fisioterapico deve farci drizzare le orecchie e fiutare aria di business. Anche se come categoria sono spesso contro di noi, i fisioterapisti sono ottimi alleati con i quali poter sviluppare convenienti accordi commerciali. Esempio: viene da te fisioterapista un atleta che ha subito un infortunio, tu lo,rimetti in piedi e poi lo mandi da me che mi occuperò di farlo correre nuovamente; oppure viene da me lo stesso atleta infortunato e dolorante, io lo mando da te per la riabilitazione, sapendo che lo stesso tornerà prima o poi da me per la riatletizzazione. Queste azioni contribuiscono a creare il famoso circolo virtuoso, dove da una o più azioni, tutti me traggono beneficio, gli utenti soprattutto. La stessa azione potremmo farla con un centro estetico. Se tra i nostri servizi abbiamo il fitness metabolico, nessuno ci vieta di instaurare una collaborazione con l’estetista professionale che effettua massaggi di benessere. Potremmo offrire un servizio a tutto tondo per il cliente. 

A presto, con la seconda parte, quella del “come” 🙂

2 Risposte a “Come aprire uno studio Chinesiologico – Cosa fare?”

    1. Ciao Gabriele, la materia é un pochino complessa. Teoricamente potresti anche aprire una ASD, come spesso succede in Italia, avresti degli sgravi fiscali non indifferenti, ma avresti comunque la necessità di richiedere partita IVA per la ASD. Vista la natura contorta e complessa Ti consiglio di controllare spesso questo sito, tra pochi giorni sarà online il secondo articolo della serie: aprire un centro chinesiologico, come fare!

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