Core Training: Come allenare correttamente gli addominali (parte 2)

Core Training: Come allenare correttamente gli addominali (parte 2)

Dopo aver affrontato con alcune pillole di anatomia funzionale quello che è l’allenamento degli addominali, analizzandone in rassegna gli errori più comuni, spostiamo ora l’accento verso quello che c’è dietro il core, attraverso una visione più ampia e dettagliata del complesso centrale del nostro corpo.

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Oltre al retto dell’addome, il sistema di stabilizzazione è rappresentato principalmente dalle aponeurosi dei muscoli obliqui esterni ed o. interni e dal trasverso dell’addome (TrA); dorsalmente, troviamo, invece, i m. multifidi, il quadrato dei lombi e il trasverso spinale lombare. A questi si aggiungono, i muscoli del pavimento pelvico e quelli prossimali degli arti inferiori (psoas o flessore dell’anca, quadricipite femorale, muscoli bi-articolari dell’anca e grande gluteo).

Eccone un quadro più completo:

LOCAL STABILIZER

GLOBAL STABILIZER

GLOBAL MOBILIZER

– Trasverso dell’addome (TrA)- Multifido, interspinali- Psoas (fasci posteriori)- Diaframma- muscoli del pavimentopelvico – Obliquo esterno- Obliquo interno- Gluteo medio- Quadrato dei lombi(fasci profondi) – Retto addominale- Ileo-costale- Piriforme- Quadrato dei lombi(fascio ileo-costale)- Muscoli bi-articolari

dell’anca

Un ruolo particolare è rivestito, inoltre, dalla fascia toraco-lombare, costituita principalmente da tessuto connettivo: essa mette, infatti, in collegamento gli arti inferiori (mediante il grande gluteo) e gli arti superiori (attraverso il gran dorsale). La fascia toraco-lombare prende, inoltre, inserzione su obliqui interni e trasverso dell’addome (TrA), fornendo un supporto tridimensionale nei vari piani di movimento al rachide lombare.

Il core assolve quindi, mediante questo complesso sistema, alla capacità di stabilizzazione ma anche di controllo della posizione e del movimento da parte del tronco sulla pelvi e sugli arti inferiori.

Scopo del Core Training sarà quello di sviluppare una stabilità prossimale in grado di generare forze per assicurare una mobilità distale, fondamentale in numerosi schemi motori quali lanciare, correre, calciare, propri di numerose attività sportive.

Il rinforzo del centro si rivela, inoltre, utile ai fini della prevenzione degli infortuni di anca e ginocchio in numerosi atleti, così come anche nel Low Back Pain o meglio noto come dolore lombare, il tutto viene riferito in diversi lavori scientifici internazionali sull’argomento.

Qui di seguito, vediamo uno degli esercizi principali del Core Training: il Plank; questo si realizza mediante una contrazione isometrica mantenuta per almeno 30 secondi, nella quale andrà per prima cosa assicurato un corretto allineamento di testa, spalle, busto, bacino e arti inferiori. L’esercizio può essere utilizzato anche come test per verificare l’efficienza fisica del Core.

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Lo stesso potrà avvenire nella posizione di decubito laterale, con il Side Plank, la contrazione verrà tenuta per almeno 15 secondi e successivamente ripetuta per l’altro lato.

Side plank exercise

Bibliografia:
W. Ben Kibler, Joel Press, Aaron Sciascia, The Role of Core Stability in Athletic Function, Sports Med, 2006.

Foto:
Science Photo Library

Pubblicato da Fabio Siniscalchi

Chinesiologo. Dottore Magistrale in Scienze Motorie per la Prevenzione ed il Benessere (classe LM-67 Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate). Tecnico del Riequilibrio Posturale Integrato. Preparatore Fisico di 1° grado FIT - Federazione Italiana Tennis. Personal Trainer Fitness e Posturale